ProgettoDivergente

Un progetto contro la povertà educativa

Un progetto contro la
povertà educativa

IL PROGETTO

Il progetto nasce con l’obiettivo di potenziare le competenze artistiche nei bambini di età compresa tra i 5 e i 10 anni, partendo dal principio che ogni individuo è portatore di talenti. Il sistema educativo ha il compito di riconoscerli, valorizzarli e svilupparli attraverso un approccio metodologico innovativo e inclusivo.
L’iniziativa integra arte manuale e digitale ispirandosi a principi montessoriani, favorendo un apprendimento autonomo e consapevole. I bambini potranno scegliere liberamente il proprio percorso, acquisendo sia competenze cognitive che abilità non cognitive, essenziali per lo sviluppo del problem solving, delle competenze tecniche ed emotive.
I bambini potranno esplorare ambienti creativi, osservando strumenti e pratiche artistiche per poi scegliere autonomamente il proprio percorso formativo diventando protagonisti attivi attraverso laboratori pratici guidati da esperti, sperimentando direttamente le tecniche e gli strumenti di apprendimento.
L’approccio metodologico si basa sul pensiero divergente, la strategia dell’errore, le intelligenze multiple e la peer education.
Le attività si svolgeranno in spazi pubblici come cortili scolastici, atelier artistici, musei e luoghi di aggregazione, coinvolgendo attivamente famiglie e artisti in workshop e performance integrate.

DIVERGENTE

L’approccio metodologico “divergente” è ispirato ai concetti del pensiero divergente di Guilford e ad alcune analisi sviluppate da Bruner, fondatore della psicologia cognitivista.
Bruner sostiene che nell’ambito dell’educazione tendiamo a ricompensare solo le risposte «giuste» e a penalizzare quelle «sbagliate». Questo rende i bambini riluttanti ad azzardare soluzioni nuodve o originali nella risoluzione di un problema, dato che le probabilità di sbagliare in questo caso diventano inevitabilmente maggiori.
A questo approccio associamo le linee guida del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e quindi il modello multidimensionale triangolare denominato “il Mondo del Bambino”.
Da questi assunti derivano alcuni principi metodologici: interdisciplinarità e corresponsabilità; partecipazione; trasparenza; intensità dell’intervento; valorizzazione delle risorse della comunità.

OBIETTIVI

Il progetto valorizza le capacità individuali come strumento di crescita e sviluppo, contrastando la povertà educativa e l’abbandono scolastico attraverso percorsi educativi formali e informali. L’approccio si basa su ambienti di apprendimento esperienziali, osservazione libera e sperimentazione partecipativa alla creazione artistica. Le attività integrano teatro, arte, digitalizzazione e tecnologia. Le metodologie STEM e coding vengono esplorate prima in chiave corporea (biomeccanica teatrale, d’improvvisazione, danza), poi in ambito tecnologico (audio/video, mapping, storytelling).
Il progetto sviluppa competenze in scienze, ingegneria, matematica e tecnologia, preparando i bambini a un apprendimento dinamico e multidisciplinare.

OUTDOOR SCHOOL

Per i ragazzi impegnati nel progetto sarà previsto anche un percorso di Outdoor School che li supporterà nello sviluppo delle competenze cognitive acquisite nei laboratori.
L’ambiente esterno diventa “contesto educante”, un grande laboratorio naturale ed esperienziale di conoscenza in relazione con l’ambiente naturale per sviluppare e potenziare competenze emotivo-affettive, sociali e creative nonché competenze logico-tecniche specifiche.

ASSOCIAZIONI PARTNER

La Cooperativa Sociale Me Ti, attiva dal 1997 a Napoli, opera a favore di minori e famiglie in situazioni di disagio, con particolare attenzione alle vittime di violenza e ai minori in esecuzione penale esterna.
Collabora con diversi enti, offrendo coaching, tutoraggio e laboratori esperienziali creativi in istituti formali e non formali della Campania. Nel 2017 ha siglato un Patto di Comunità Educante per il centro storico di Napoli, promuovendo incontri e strategie per contrastare la povertà educativa attraverso metodologie innovative come arte, educazione outdoor e laboratori esperienziali.
Opera soprattutto nei quartieri di Forcella e Piazza Mercato dove gestisce un Centro di Aggregazione Giovanile (CAG), un doposcuola gratuito, percorsi di inserimento lavorativo per le madri e sportelli di aiuto e assistenza per il contrasto alla devianza e alla dispersione scolastica.

ME TI Cooperativa Sociale

L’Associazione Sab Kuch Milega (SKM), attiva dal 2012, promuove l’aggregazione sociale attraverso arte e cultura organizzando eventi, laboratori e attività educative. Si occupa di teatro, espressione corporea, arti visive, street art e riciclo creativo, con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa e valorizzare il territorio.
Collabora con scuole e istituti formali e non formali, utilizzando metodologie innovative per sviluppare le capabilities dei minori e favorire l’integrazione attraverso il teatro e l’educazione esperienziale. Ha fondato compagnie teatrali per minori e residenze artistiche stabili (CasaTemple 1 e 2), incentivando la creazione di comunità artistiche.
Dal 2017 partecipa al Patto di Comunità Educante per il Centro Storico di Napoli, promuovendo seminari e incontri per contrastare il disagio sociale. È attiva anche nel recupero e trasformazione di beni comuni abbandonati in spazi d’arte partecipativi, collaborando con il Comune di Napoli. Tra le sue iniziative principali vi sono laboratori teatrali, festival artistici, progetti di street art e interventi di arredo urbano nei quartieri Mercato, Sanità e tra Napoli e il Cilento.

Sab Kuch Milega

Psicologi in Contatto, nata nel 2011, è un’associazione multidisciplinare che promuove il benessere individuale e comunitario attraverso interventi psicologici, educativi e sociali. Opera con un approccio sistemico, basato sul lavoro di gruppo e sull’integrazione delle risorse collettive per favorire la crescita personale e la coesione sociale.
Collabora da anni con diversi attori sociali, tra cui la Cooperativa Me Ti, partecipando al Patto di Comunità Educante per il Centro Storico di Napoli (siglato nel 2017) e contribuendo a contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica. Le sue attività includono sportelli d’ascolto, sostegno psicologico, orientamento scolastico e progetti di accompagnamento per studenti e famiglie.
L’associazione è fortemente radicata nel territorio, con particolare attenzione ai quartieri più difficili, come Forcella dove ha attivato sportelli di aiuto anche per il contrasto alla violenza di genere. Grazie a collaborazioni con enti del terzo settore, scuole e istituzioni pubbliche, ha sviluppato percorsi di cittadinanza attiva, valorizzando il patrimonio culturale e sociale della comunità.

Psicologi in Contatto

L’Associazione Muezzin, nata nel 2013, opera nel Comune di Napoli con un forte impegno nel volontariato e nella solidarietà, coinvolgendo giovani under 35. Le sue attività si concentrano su assistenza agli anziani e ai disabili, educazione alla legalità, inclusione sociale e tutela ambientale.
Collabora con altre realtà del territorio, come Psicologi in Contatto e Coop MeTi, per gestire uno sportello di counselling psicologico e con Sab Kuch Milega per progetti di musicoterapia.
Tra le iniziative principali vi è l’Agenzia di Cittadinanza, un progetto finanziato dal Comune di Napoli e dal CSV, che fornisce assistenza a oltre 100 anziani, attività laboratoriali per disabili e uno sportello di info lavoro. Inoltre, gestisce un doposcuola per minori a rischio nei Quartieri Spagnoli all’interno di un bene confiscato alla camorra, rafforzando così il proprio impegno nella lotta al disagio sociale e nella promozione dell’inclusione.

Associazione Muezzin

AREE DI INTERVENTO

Il Rione Sanità è un quartiere ricco di storia e cultura, ma segnato da forti diseguaglianze sociali.
Le opportunità per i giovani sono spesso limitate a causa della precarietà economica di molte famiglie e per la mancanza di spazi educativi adeguati, rendendo essenziale l’intervento di progetti educativi che offrano supporto scolastico, attività extrascolastiche e alternative alla strada. 

La dispersione scolastica nel quartiere, infatti, raggiunge punte di insuccesso formativo superiori al 30% con una significativa presenza di giovani e minori non accompagnati. Questa situazione pone sfide al sistema educativo locale, rendendo indispensabile l’integrazione di programmi di supporto scolastico.

Piazza Mercato, storicamente fulcro del commercio napoletano, vive oggi una crisi socio-economica che incide fortemente sull’istruzione.
Molte famiglie della zona si trovano in condizioni di disagio economico, con un’alta percentuale di nuclei familiari numerosi e a basso reddito. Questo contesto aumenta il rischio di abbandono scolastico precoce poiché i minori crescono in contesti di precarietà.

La carenza di infrastrutture scolastiche adeguate e il basso accesso a risorse culturali rendono urgente la creazione di percorsi educativi innovativi ed integrativi, capaci di contrastare la dispersione e valorizzare il potenziale dei giovani.

Soccavo è un quartiere di periferia con una popolazione giovanile numerosa, ma spesso priva di punti di riferimento educativi e culturali. Le scuole del territorio affrontano quotidianamente problemi legati alla scarsa partecipazione scolastica, alla mancanza di servizi di supporto e al rischio di emarginazione sociale. Questa situazione richiede interventi mirati per rafforzare le reti educative e promuovere attività che coinvolgano studenti, famiglie e comunità, al fine di contrastare l’abbandono scolastico e offrire prospettive migliori ai giovani.

Il Rione Sanità è un quartiere ricco di storia e cultura, ma segnato da forti diseguaglianze sociali.
Le opportunità per i giovani sono spesso limitate a causa della precarietà economica di molte famiglie e per la mancanza di spazi educativi adeguati, rendendo essenziale l’intervento di progetti educativi che offrano supporto scolastico, attività extrascolastiche e alternative alla strada. 

La dispersione scolastica nel quartiere, infatti, raggiunge punte di insuccesso formativo superiori al 30% con una significativa presenza di giovani e minori non accompagnati. Questa situazione pone sfide al sistema educativo locale, rendendo indispensabile l’integrazione di programmi di supporto scolastico.

Piazza Mercato, storicamente fulcro del commercio napoletano, vive oggi una crisi socio-economica che incide fortemente sull’istruzione.
Molte famiglie della zona si trovano in condizioni di disagio economico, con un’alta percentuale di nuclei familiari numerosi e a basso reddito. Questo contesto aumenta il rischio di abbandono scolastico precoce poiché i minori crescono in contesti di precarietà.

La carenza di infrastrutture scolastiche adeguate e il basso accesso a risorse culturali rendono urgente la creazione di percorsi educativi innovativi ed integrativi, capaci di contrastare la dispersione e valorizzare il potenziale dei giovani.

Soccavo è un quartiere di periferia con una popolazione giovanile numerosa, ma spesso priva di punti di riferimento educativi e culturali. Le scuole del territorio affrontano quotidianamente problemi legati alla scarsa partecipazione scolastica, alla mancanza di servizi di supporto e al rischio di emarginazione sociale. Questa situazione richiede interventi mirati per rafforzare le reti educative e promuovere attività che coinvolgano studenti, famiglie e comunità, al fine di contrastare l’abbandono scolastico e offrire prospettive migliori ai giovani.

AREE DI INTERVENTO

Sanità

Il Rione Sanità è un quartiere ricco di storia e cultura, ma segnato da forti diseguaglianze sociali.
Le opportunità per i giovani sono spesso limitate a causa della precarietà economica di molte famiglie e per la mancanza di spazi educativi adeguati, rendendo essenziale l’intervento di progetti educativi che offrano supporto scolastico, attività extrascolastiche e alternative alla strada. La dispersione scolastica nel quartiere, infatti, raggiunge punte di insuccesso formativo superiori al 30% con una significativa presenza di giovani e minori non accompagnati. Questa situazione pone sfide al sistema educativo locale, rendendo indispensabile l’integrazione di programmi di supporto scolastico.

Mercato

Piazza Mercato, storicamente fulcro del commercio napoletano, vive oggi una crisi socio-economica che incide fortemente sull’istruzione.
Molte famiglie della zona si trovano in condizioni di disagio economico, con un’alta percentuale di nuclei familiari numerosi e a basso reddito. Questo contesto aumenta il rischio di abbandono scolastico precoce poiché i minori crescono in contesti di precarietà. La carenza di infrastrutture scolastiche adeguate e il basso accesso a risorse culturali rendono urgente la creazione di percorsi educativi innovativi ed integrativi, capaci di contrastare la dispersione e valorizzare il potenziale dei giovani.

Soccavo

Soccavo è un quartiere di periferia con una popolazione giovanile numerosa, ma spesso priva di punti di riferimento educativi e culturali. Le scuole del territorio affrontano quotidianamente problemi legati alla scarsa partecipazione scolastica, alla mancanza di servizi di supporto e al rischio di emarginazione sociale. Questa situazione richiede interventi mirati per rafforzare le reti educative e promuovere attività che coinvolgano studenti, famiglie e comunità, al fine di contrastare l’abbandono scolastico e offrire prospettive migliori ai giovani.

ROADMAP - ITINERARIO DI PROGETTO

ROADMAP 
– 
ITINERARIO DI PROGETTO

Fase 1
Apprendimento

La prima fase prevede i minori selezionati siano divisi in piccoli gruppi e intraprendano percorsi di apprendimento non formali, assistendo anche a interventi artistici e creativi come prove teatrali e creazioni di un quadri, ripresa e montaggio di corti…
Ogni gruppo assisterà a più eventi in modo da avere un quadro complessivo delle possibilità creative ed approfondire i propri interessi e le proprie attitudini personali.

Fase 1
Fase 2
Caravan Creativo

La seconda fase consisterà in un “laboratorio mobile” dove il minore, guidato da esperti e maestri, sperimenterà in prima persona la pratica e gli strumenti utilizzati nelle creazioni artistiche diventandone protagonista.
Saranno tenute in considerazione la strategia dell’errore e le intelligenze multiple, valorizzando il più possibile la libertà di espressione e di sperimentazione del minore mentre le famiglie assisteranno i bambini e gli artisti stessi.
ogni gruppo affronterà due momenti collettivi:

  1. analisi non valutativa del percorso da sviluppare

  2. rafforzamento tramite incontri con il gruppo-classe di cui fa parte
Fase 2
Fase 3
Contest

La terza fase consisterà in un contest il cui scopo sarà la promozione e la sensibilizzazione di azioni positive e pratiche anti-bullismo.
Il contest sarà rivolto a tutti i ragazzi coinvolti, chiamati a raccontare la loro esperienza tramite la produzione di contenuti multimediali poi pubblicati sulle nostre pagine social (Facebook e Instagram) e sul nostro sito come strumento di coinvolgimento della comunità.
In tal modo, i ragazzi saranno stimolati, utilizzando strumenti quotidiani che maggiormente catturano il loro interesse, a promuovere azioni positive e di cittadinanza attiva quali la “valorizzazione culturale”, la “tutela ambientale” e il “rispetto delle diversità e l’inclusività” intergenerazionale ed interrazziale.

Fase 3

IL CONTEST

Gli studenti partecipanti avranno la possibilità di mostrare le loro performance in un contest speciale. Non ci saranno premi, ma il vero obiettivo è incentivare la partecipazione, la creatività e il divertimento. Un’iniziativa volta a sensibilizzare i giovani riguardo l’importanza di azioni positive nella comunità, utilizzando la creazione di contenuti multimediali per promuovere il rispetto reciproco e la cittadinanza attiva. Il contest coinvolgerà i ragazzi nella produzione di video e racconti che documentano azioni locali positive, come comportamenti rispettosi, attività di tutela ambientale e la valorizzazione culturale del territorio. I partecipanti saranno chiamati a descrivere esperienze di vita reale come la pulizia di spazi pubblici e la promozione del rispetto intergenerazionale e interraziale, utilizzando strumenti digitali, come foto,  video e descrizioni vocali. 
Le testimonianze, che saranno raccolte nella community online del progetto, verranno poi diffuse in forma anonima sui social e sui siti web, garantendo la privacy dei minori coinvolti. La campagna verrà inoltre estesa nelle scuole, coinvolgendo anche la comunità educativa in attività di sensibilizzazione e promozione. L’approccio innovativo del contest si basa sull’utilizzo dei nuovi strumenti digitali, che sono parte della quotidianità dei ragazzi e in grado di stimolare il loro interesse e partecipazione attiva. Il progetto punta a rafforzare comportamenti positivi e proattivi, rendendo i giovani protagonisti del cambiamento sociale e della promozione di valori inclusivi e rispettosi nella loro comunità.

ME.TI. © 2025
tutti i diritti sono riservati

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