Teatroterapia e Teatro Sensoriale: Strumenti Terapeutici per lo Sviluppo Psichico dei Bambini (5-10 anni)

Negli ultimi decenni, le discipline espressive hanno assunto un ruolo sempre più centrale nei percorsi educativi e terapeutici per l’infanzia. Tra queste, la teatroterapia e il teatro sensoriale si distinguono per l’efficacia nel favorire lo sviluppo psichico, emotivo e relazionale dei bambini. Tali approcci integrano elementi di arte drammatica, corporeità, gioco e stimolazione sensoriale in un contesto protetto, offrendo ai piccoli partecipanti l’opportunità di esplorare sé stessi e il mondo attraverso un linguaggio non verbale, simbolico ed esperienziale.
La teatroterapia si fonda sull’idea che il teatro, inteso come forma d’arte totale, possa fungere da strumento terapeutico e pedagogico. «Nel teatro, ogni persona può indossare maschere per poi liberarsene, scoprendo nuove parti di sé» (Boal, 1997). Per i bambini, in particolare, la pratica teatrale diventa una possibilità concreta di dare forma e voce a emozioni ancora inespresse, spesso difficili da comunicare attraverso la parola.

L’età compresa tra i 5 e i 10 anni è un momento cruciale nello sviluppo della psiche: il bambino inizia a consolidare la propria identità, a raffinare la capacità empatica e a costruire strumenti relazionali più complessi. In questo contesto, il gioco teatrale — che mescola finzione e realtà — rappresenta un ponte tra il mondo interno e quello esterno, facilitando l’integrazione delle emozioni.
Secondo diverse ricerche, l’approccio teatroterapeutico nei bambini produce effetti positivi in ambito:
- Emotivo-affettivo: il teatro permette al bambino di esprimere emozioni represse o confuse attraverso personaggi, storie e metafore. Questo processo è fondamentale per il riconoscimento e la gestione delle emozioni. «Il teatro diventa lo specchio del mondo interno, uno spazio simbolico in cui è possibile affrontare e rielaborare vissuti complessi» (Garzotto, 2012).
- Relazionale: la pratica teatrale stimola l’interazione con l’altro, incoraggia la cooperazione, l’ascolto e la negoziazione. Nei laboratori di teatroterapia, il gruppo diventa un microcosmo sociale protetto, in cui il bambino può sperimentare ruoli diversi in un contesto non giudicante.
- Cognitivo: la costruzione narrativa e il gioco di finzione attivano funzioni cognitive complesse come la memoria, l’attenzione, la flessibilità mentale e la creatività. Il bambino impara a immedesimarsi nei personaggi, a costruire storie e a problematizzare situazioni, sviluppando così capacità riflessive.
- Corporeo-sensoriale: la teatroterapia valorizza l’uso del corpo come strumento di comunicazione e presenza scenica. Il bambino è invitato a prendere coscienza del proprio corpo, dei suoi confini e delle sue possibilità espressive, favorendo un rapporto armonico con sé stesso.

Il teatro sensoriale, ideato da Enrique Vargas e sviluppato dal Teatro de los Sentidos, è un approccio teatrale immersivo che si rivolge principalmente ai sensi e alla percezione. In questo tipo di teatro, lo spettatore (o il partecipante) è protagonista di un viaggio esperienziale dove la vista spesso viene oscurata per dare spazio all’udito, al tatto, all’olfatto e al gusto.
Applicato all’infanzia, il teatro sensoriale ha un impatto profondo sullo sviluppo percettivo e simbolico del bambino. In un ambiente protetto e guidato, il bambino entra in contatto diretto con materiali, suoni e atmosfere che evocano memorie, emozioni e narrazioni interiori. «Toccare, ascoltare, annusare: sono queste le vie che ci portano all’infanzia, all’origine della conoscenza» (Vargas, 2003).
Attraverso questa esperienza multisensoriale, il bambino attiva canali percettivi spesso trascurati nell’educazione tradizionale, rafforzando così la propria identità corporea e sviluppando una maggiore consapevolezza di sé e dell’altro. Il teatro sensoriale si dimostra particolarmente utile anche per bambini con difficoltà relazionali, disturbi dello spettro autistico o disabilità, in quanto bypassa la mediazione verbale e si rivolge direttamente al linguaggio del corpo e dell’esperienza.
Numerosi progetti educativi e terapeutici in Italia e all’estero hanno confermato l’efficacia della teatroterapia e del teatro sensoriale nei contesti scolastici e clinici. In particolare, l’esperienza condotta dall’Associazione Teatro dell’Albero ha mostrato come un percorso di 10 incontri teatrali con bambini tra i 6 e i 9 anni porti a miglioramenti significativi nell’autoregolazione emotiva e nella gestione dei conflitti.
Un altro studio condotto presso l’Università di Torino (2021) ha evidenziato come l’integrazione di pratiche teatrali e sensoriali nel curriculum scolastico favorisca la concentrazione e la coesione del gruppo classe, oltre a ridurre i livelli di ansia nei bambini. «Il teatro non è solo espressione: è anche cura, presenza, ascolto, rispetto. È uno spazio dove si apprende il valore della differenza» (Giovannini, 2021).
La teatroterapia e il teatro sensoriale rappresentano oggi strumenti preziosi per accompagnare lo sviluppo psichico dei bambini in modo integrato, rispettoso dei loro tempi e linguaggi. In un’epoca in cui l’infanzia è spesso iperstimolata ma poco ascoltata, il teatro restituisce spazio al gioco simbolico, al contatto autentico e alla relazione significativa.
Promuovere queste pratiche nei contesti educativi e terapeutici significa offrire ai bambini un ambiente in cui possano crescere non solo cognitivamente, ma anche emotivamente e socialmente, in armonia con sé stessi e con gli altri.
Bibliografia
- Boal, A. (1997). Il teatro degli oppressi. Torino: EGA.
- Garzotto, R. (2012). Teatroterapia. L’arte di curare con il teatro. Milano: FrancoAngeli.
- Vargas, E. (2003). Il teatro dei sensi. Milano: Ubulibri.
- Giovannini, S. (2021). “La pedagogia del corpo e il teatro sensoriale: uno studio di caso”. Quaderni di Pedagogia del Corpo, n.18, Università di Torino.
- Di Franco, G. (2010). Teatroterapia. Il teatro come strumento terapeutico e formativo. Roma: Armando Editore.
- Grotowski, J. (1968). Per un teatro povero. Milano: Bulzoni.
Teatroterapia e Teatro Sensoriale: Strumenti Terapeutici per lo Sviluppo Psichico dei Bambini (5-10 anni)



L’età compresa tra i 5 e i 10 anni è un momento cruciale nello sviluppo della psiche: il bambino inizia a consolidare la propria identità, a raffinare la capacità empatica e a costruire strumenti relazionali più complessi. In questo contesto, il gioco teatrale — che mescola finzione e realtà — rappresenta un ponte tra il mondo interno e quello esterno, facilitando l’integrazione delle emozioni.
Secondo diverse ricerche, l’approccio teatroterapeutico nei bambini produce effetti positivi in ambito:
- Emotivo-affettivo: il teatro permette al bambino di esprimere emozioni represse o confuse attraverso personaggi, storie e metafore. Questo processo è fondamentale per il riconoscimento e la gestione delle emozioni. «Il teatro diventa lo specchio del mondo interno, uno spazio simbolico in cui è possibile affrontare e rielaborare vissuti complessi» (Garzotto, 2012).
- Relazionale: la pratica teatrale stimola l’interazione con l’altro, incoraggia la cooperazione, l’ascolto e la negoziazione. Nei laboratori di teatroterapia, il gruppo diventa un microcosmo sociale protetto, in cui il bambino può sperimentare ruoli diversi in un contesto non giudicante.
- Cognitivo: la costruzione narrativa e il gioco di finzione attivano funzioni cognitive complesse come la memoria, l’attenzione, la flessibilità mentale e la creatività. Il bambino impara a immedesimarsi nei personaggi, a costruire storie e a problematizzare situazioni, sviluppando così capacità riflessive.
- Corporeo-sensoriale: la teatroterapia valorizza l’uso del corpo come strumento di comunicazione e presenza scenica. Il bambino è invitato a prendere coscienza del proprio corpo, dei suoi confini e delle sue possibilità espressive, favorendo un rapporto armonico con sé stesso.


Attraverso questa esperienza multisensoriale, il bambino attiva canali percettivi spesso trascurati nell’educazione tradizionale, rafforzando così la propria identità corporea e sviluppando una maggiore consapevolezza di sé e dell’altro. Il teatro sensoriale si dimostra particolarmente utile anche per bambini con difficoltà relazionali, disturbi dello spettro autistico o disabilità, in quanto bypassa la mediazione verbale e si rivolge direttamente al linguaggio del corpo e dell’esperienza.
Numerosi progetti educativi e terapeutici in Italia e all’estero hanno confermato l’efficacia della teatroterapia e del teatro sensoriale nei contesti scolastici e clinici. In particolare, l’esperienza condotta dall’Associazione Teatro dell’Albero ha mostrato come un percorso di 10 incontri teatrali con bambini tra i 6 e i 9 anni porti a miglioramenti significativi nell’autoregolazione emotiva e nella gestione dei conflitti.
Un altro studio condotto presso l’Università di Torino (2021) ha evidenziato come l’integrazione di pratiche teatrali e sensoriali nel curriculum scolastico favorisca la concentrazione e la coesione del gruppo classe, oltre a ridurre i livelli di ansia nei bambini. «Il teatro non è solo espressione: è anche cura, presenza, ascolto, rispetto. È uno spazio dove si apprende il valore della differenza» (Giovannini, 2021).
La teatroterapia e il teatro sensoriale rappresentano oggi strumenti preziosi per accompagnare lo sviluppo psichico dei bambini in modo integrato, rispettoso dei loro tempi e linguaggi. In un’epoca in cui l’infanzia è spesso iperstimolata ma poco ascoltata, il teatro restituisce spazio al gioco simbolico, al contatto autentico e alla relazione significativa.
Promuovere queste pratiche nei contesti educativi e terapeutici significa offrire ai bambini un ambiente in cui possano crescere non solo cognitivamente, ma anche emotivamente e socialmente, in armonia con sé stessi e con gli altri.
Bibliografia
- Boal, A. (1997). Il teatro degli oppressi. Torino: EGA.
- Garzotto, R. (2012). Teatroterapia. L’arte di curare con il teatro. Milano: FrancoAngeli.
- Vargas, E. (2003). Il teatro dei sensi. Milano: Ubulibri.
- Giovannini, S. (2021). “La pedagogia del corpo e il teatro sensoriale: uno studio di caso”. Quaderni di Pedagogia del Corpo, n.18, Università di Torino.
- Di Franco, G. (2010). Teatroterapia. Il teatro come strumento terapeutico e formativo. Roma: Armando Editore.
- Grotowski, J. (1968). Per un teatro povero. Milano: Bulzoni.
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